ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

lunedì 13 luglio 2015

Fregona Trail Fest . Wenin, Follador, Fantuz, Rampazzo, Gostoli, Scorzato i vincitori.

Fregona Trail Fest 2015


Fregona Trail Fest...


Ecco, da questa fotografia voglio partire.Nei giorni che hanno preceduto la manifestazione Cimbro-Sciamanica ho sentito Stefano ed ho chiesto...Mi mancava un tassello ed ora è posto lì, dove va messa quella fettina di passione che ancora non avevi vissuto.Si è potuto fare ed in realtà avevamo preparato di piu' e forse di meglio per la mezzanotte, ma poi a pochi minuti dal via, ci è saltato un impianto. Elettricamente e clinicamente fulminato...un pò come me.Abbiamo fatto in fretta e furia, quel che abbiam potuto fare. Momenti di gloria dopo aver scandito i nomi degli Sciamani , uno ad uno e la musica che magicamente finisce al primo rintocco di campanile.E' il silenzio...dodici rintocchi carichi di pathos, una leggera luce stellare e un calpestio d'asfalto che scompare nella notte.Abbiamo dormito vicino a dove avete corso e per la verità, ho sognato una casupola in cima alla montagna, in mezzo agli alberi, dove arrivava gente di corsa, illuminando il buio in balzelli di giallo chiaro...E poi è arrivato il giorno, Cimbri e Pizzoc alla partenza ed il giorno che si fa caldo.L'adrenalina dei primi arrivi, la radio che dice cose a volte da non credere...Wenin supera Geronazzo e gli occhi azzurri, tirolesi d'una bionda donna si illuminano come fuchi d'artificio alla mezzanotte ferragostana.Caldo, caldo e caldo ancora.Come avete fatto a correre io non lo so...Come hanno fatto ad abbeverarvi tutti rimane un mistero.E poi volti che arrivano.Occhi che lacrimano.Gambe che cedono, urla e silenzi...Gioie e dolori , lì, poco oltre la linea che divide l'inferno dal Paradiso...So che avete sentito...Sapevo e spesso vi ho chiamato: < Il traguardo non è poi così lontano...>.Il bosco messaggero ve lo avrà detto, spero.Abbiamo tutti banchettato nel giardino di Mefistofele, ieri al Fregona Trail Fest , mezzo metro sopra le gallerie luciferine.Non avete pettinato bambole e stavolta come altre, avete masticato montagna...Il cordone finale ad attendere la chiusa è stato splendido.Il cerchio finale che racchiude lo sport è stato un gran momento.Mantenetevi così, come siete. Tutti.Con profonda stima ed infinito rispetto.ArGo




La cronaca delle gare?
Storia lunga, ma al di là delle classifiche, bella la sfida che ha visto vincere a sorpresa l'Antico Troi degli Sciamani, il sud tirolese Oswald Wenin, capace di sconfiggere sportivamente un Ivan Geronazzo quasi incredulo.
Ottimo terzo posto per il giovane Mirko Miotto.
Tra le donne, dopo il Trail del Gevero, 2 Rocche , Tre castelli , Cristiana Follador vince anche agli Sciamani. Tolto il dubbio ormai che la ragazza sia forte veramente. Asia Noacco splendida seconda con la Curini terza.
Troi dei Cimbri sotto il segno di Fantuz , che deve spingere per aver la meglio su Alessandro Ferraro e "I energie" Francesco Rigodanza.
Silvia Rampazzo, quarta assoluta vince la femminile, con Catena Pizzino seconda e Sabrina Roncaglia terza...Tutte tre nelle prime venti posizioni assolute.
Pizzoc trail adrenalinico in campo maschile con una sfida a cinque vinta sull'ultima discesa dal vicentino Massimiliano Gostoli.
Tiziana Scorzato si riconferma.

Classifiche integrali su : 
https://www.mysdam.net/events/event/results-v5_30835.do

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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