ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

giovedì 6 ottobre 2016

CMP Trail . Marco Olmo la star !

www.cmptrail.it 

Pigoni, Geronazzo e Meneghel 

pronti a sfidare Marco Olmo.
Silvia Serafini e Chiara Bertino,
lottano per il CMP in rosa !


Tutto pronto a Bassano del Grappa per domenica 9 ottobre

MARCO OLMO

Una prima edizione grandi firme a Bassano del Grappa, dove per la 39km  e 1600D+ sono pronti alla sfida in centinaia, con la straordinaria presenza al via del mitico MARCO OLMO .




Ma chi è Marco Olmo? A 68 anni è considerato il piu' forte italiano della storia dell'ultratrail, una sorta di superuomo che ha sfidato il tempo ed ha vinto.
A 59 anni vinse l'Ultratrail del Monte Bianco , per due edizioni nel 2006-2007 , dopo aver iniziato a correre le ultra distanze a 48 anni ed aver vissuto da umile lavoratore per una vita intera.
Ora vanta fans in ogni parte del mondo. I francesi lo chiamano "profilo d'aquila" e qualcuno lo definisce un incrocio tra un dromedario ed un camoscio.
IVAN GERONAZZO
Marco sarà a Bassano per correre. Lui è semplicemente " IL corridore ".

IVAN GERONAZZO :

Da un triennio è uno dei migliori atleti italiani dell'ultratrail ed ha vestito la maglia azzurra ai mondiali francesi di Annency nel 2015 , dopo essersela conquistata grazie ad una serie di vittorie e piazzamenti di rilevo nazionale ed internazionale.
Valdobbiadenese di origine , di professione produce il vino, quello buono...poi corre, quando può e riesce ad allenarsi, cioè in situazioni cercate e trovate, dal mattino alla notte.
Il suo non è puro istinto soltanto, ma vera e reale passione.
Nel suo ricco palmares stagionale le vittorie al Gran Raid Prealpi Trevigiane, al Glory Trail ed all'Antico Troi degli Sciamani , con piazzamento d'onore alla 6 Ore di Pastrengo.
MATTEO PIGONI
In carriera ha inoltre il Due Rocche Trail, Trail del Cinghiale ed altri numerosi trail non citati nelle statistiche Internazionali ma ugualmente importanti, con , nel 2014 il 5° posto "monster" alla Lavaredo Ultratrail e il 20° all' UltraTrail del Monte Bianco , in entrambi i casi miglior italiano al traguardo. Classe 1971 nel 2012 è stato anche Vice Campione Italiano di Ultra Trail , Long distance all' The Abbots Way .

MATTEO PIGONI:
Classe 1974. L'emiliano Pigoni offre garanzie di qualità e costanza con un curriculum di grande rispetto, oltre alla recente vittoria al Trail della Pietra.
Anch'egli azzurro nel 2013 in terra britannica ai campionati del mondo in cui fu 12° , migliore italiano della spedizione gallese.
In carriera ha vinto la mitologica Porte di Pietra , Cima Tauffi , Trail del Malndrino , Ultra trail del Mugello , Ecomaratona delle Aquile , Garda Trentino Trail .
La classe non manca di certo al modenese che viene a Bassano per vincere!
LUCIANO MENEGHEL



LUCIANO MENEGHEL :Trevigiano , detto "il metronomo" è uomo dalle spiccate caratteristiche di tattico . Conduce le sue gare con una frequenza costante dai primi agli ultimi passi di percorso e raramente delude.
Piazzato in decine di trail importanti, ha conquistato la vittoria quest'anno al Troi dei Cimbri ed alla Festa Internazionale del Trail, TrailDolomitica Ecomarathon, ma il suo carniere è arricchito dalle vittorie in tempi di pssato prossimo al Gran Raid delle Prealpi Trevigiane, Sei Ore Trail di Maser .
Classe ? ( Tanta!) 1969 l'anno di nascita.










ANDREA ZANATTA:
ANDREA ZANATTA
Un posticino tra i protagonisti attesi lo merita il portacolori PlayLife che è conosciuto come un guerriero autentico, uno che sta alla parola "attacco" , come il ghiaccio agli ottomila...
Citiamo il grande freddo poichè la sua performance piu' conosciuta è la vittoria, nel 2014, alla Ciaspalonga delle Marmarole, la ciaspolata piu' dura e lunga del Mondo.






ENZO ROMERI
ENZO ROMERI :
Nato nel 1973 Romeri , in questa stagione è andato a podio, dopo Pigoni e Piana , al Garda Trentino Trail , oltre che al Dolomiti di Brenta Trail , battuto solo da Pellegrini e Modena, con un ottimo quarto posto al Vigolana Trail.
Nuovo del settore , in una stagione sta facendosi rilevare come uno tra i nomi emergenti.
Può essere che al CMP sia medagliabile!

CHIARA BERTINO
CHIARA BERTINO:
La piemontese è una tra le papabili vincitrici di questa prima edizione CMP al femminile.
SILVIA SERAFINI
Lei , torinese, ha già vinto in carriera il Trail Oasi Zegna, Trail del Motty ed il transalpino Cenis Tour Trail e quest'anno è stata 11^ donna alla CCC.

SILVIA SERAFINI : La già vice campionessa del mondo di ultra sky running sembra essere tornata ormai sui livelli del 2012-2013 e quest'anno ha già vinto gare importanti come il Troi dei Cimbri, il DueRoccheTrail e la TransPelmo , avviandosi verso la TransGranCanaria di fine mese che sarà sede mondiale dell'UltraTrail 2016. Un palmares ricchissimo nonostante la giovane età e trascorsi anche nelle gare stradali che la posero poco piu' che ventenne tra le prime quindici maratonete italiane, di certo la migliore della sua categoria. Svaria dalle rocce delle sky race ai pendii aspri del Trail con la facilità con cui la farfalla si libra in volo nel vento.
Classe innata, eclettismo allo stato puro, Silvia nasconde dietro la dolcezza d'un sorriso splendidamente femminile e mite , il ruggito del giaguaro che insegue le sue prede.
Ha scelto di correre il CMP . Questo è un fatto . Se ha deciso, è segno che vuol vincere .
Favorita!







IL VIDEO UFFICIALE https://www.youtube.com/watch?v=XiqYgSHdAYw

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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