ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

sabato 29 settembre 2012

Leggi "Il corridore di mezza via" e vinci Saucony



Leggi -Il Corridore di Mezza Via-
e vinci Saucony.
La distribuzione italiana di Saucony, mette a disposizione dei lettori de -Il Corridore di Mezza Via- due paia di scarpe running ( il modello sarà comunicato presto ed è tra i piu' perform...
anti della gamma ) , uno maschile ed uno femminile.
Potranno partecipare all'estrazione tutti coloro che, avendo reperito in libreria o store web, il libro , risponderanno al questionario pubblicato su www.ilcorridoredimezzavia.blogspot.com , a breve. Il questionario compilato dovrà essere inviato via e-mail a :
alexandergeronazzo@virgilio.it , indicando come titolo della mail
"Concorso Vinci Saucony".
Tra i primi 500 tra coloro che avranno risposto esattamente a tutte le domande sarà estratto il premio , dopo il 31/12/2012 , data entro la quale è possibile partecipare. Indicare sulla mail i dati anagrafici, dati di residenza, libreria, cartoleria o store web di acquisto del libro e sport praticati.
ArGo ringrazia i lettori e Saucony.


QUESTIONARIO da compilare ed inviare (vedi sopra):
1)Chi ha scritto il Corridore di Mezza Via ?
2)Quali altri libri conosci dell'autore?
3)Nel romanzo chi è il protagonista?
4)Qual''è il nome di battesimo completo della moglie del protagonista?
5)Qual'è la corsa che attira il protagonista nei luoghi principali in cui si svolge la trama?
6)Qual'è il nome del personaggio piu' giovane?
7)Di chi è figlio il giovane personaggio di cui sopra?
8)Come si chiama "la giunonica" del romanzo ?
9)Ti è piaciuto? Lo consigliersesti?
10)Vorresti, per favore, recensirlo, in 10 righe 10 ?!
Grazie, ora invia le tue risposte a : alexandergeronazzo@virgilio.it ,
Ti auguriamo Buona Fortuna.
ArGo and Saucony

lunedì 17 settembre 2012

Siamo tutti un pò troi! Il Troi dei Cimbri va a Giovanelli ed ex-aequo a Gill Fowler e Carlini!

Siamo tutti un pò Troi...

Eh già , è iniziata alle quattro la mia giornatina cimbra e quanto in fretta è scivolata via.
Come ho detto in cronaca, ci sono ambienti, gare, sforzi, che sembrano faticosi al punto di non veder l'ora di finire , ma questa è solo la sensazione fisica...poi sei a dieci metri dalla riga del traguardo, dall'ultimo passo e dall'ultima parola e già inizi a pensare come vorresti fosse ancora ora di partire.
Io non ho molte parole da spendere, molte ne ho dette ieri e bello è stato poter decidere le musiche, i tempi, gli interventi...Abbiamo viaggiato su sottofondi Rock, Melodici e poi Soul e Jazz e non è stato un caso, perchè ogni passaggio vocale legato alle immagini, ai volti, ai tempi ha la sua carica emotiva anche da affiancare alla musica adatta.


Ho visto tanta gente, tantissima pura e semplice, davvero pregna di quello che chiamiamo "spirito trail" ma realmente non troviamo ovunque...
Per me questa edizione, la quarta coi Cimbri è stata la piu' bella, sentita, goduta. Credo che questo Troi dei Cimbri abbia davvero reso l'idea di cosa sia il mondo trail.
Il merito va dato ad ogni singolo elemento dell'oragnizzazione, dal pensatore, al coordinatore, sino alle manovalanze in campo, poichè ognuno di loro era completamente calato nel suo ruolo, importante allo stesso modo d'ogni altro.
Alle 19 , con l'arrivo e l'ultima intervista a Fabio Serraglio "plusplus" sono andtao via e mi tengo strettissime le parole di Stefano, Filippo , Gianni e di Adele Rasicci...
Ora trorniamo ad essere guasconi, questo articoletto è molto serio...Un saluto a tutti, ricordando alcuni momenti particolari, le interviste anche bilingua, gli uomini Altitudo ad attendere il loro "uomo" , lo Sponchiado ebbro di trail ed un pensiero...
Siamo tutti un pò troi.

--------------------------------------
COMUNICATO UFFICIALE

Domenica 16 settembre la prima edizione completata della 55 km nel cuore del Cansiglio da Fregona attraverso le province di Treviso, Belluno e Pordenone

 
GIOVANELLI E LE DUE DONNE FOWLER-CARLINI

VINCONO IL TROI DEI CIMBRI DI TRAIL RUNNING

 
Duecento volontari impegnati per il Troi e il correlato Pizzoc Trail. Sui podi anche gli atleti di casa Andrea Moretton, Oscar Dei Svaldi, Federico Pianca, Sarà Tomè

 

Sei ore, quarantasette minuti e diciotto secondi di fatica e sudore, ma anche di natura e divertimento. E dopo aver corso a lungo appaiate, la decisione più naturale: tagliare il traguardo insieme. Ecco perché mette nell'albo d'oro due vincitrici la prima edizione completata del Troi dei Cimbri – Altitudo Cup, parte del circuito Tecnica Trail Trophy. L'australiana Gill Fowler e la marchigiana Alessandra Carlini hanno con lo stesso tempo la gara di trail running di 55 km e 2800 metri di dislivello positivo con partenza e arrivo da Fregona (Tv) e svolgimento nel cuore dell'altopiano del Cansiglio attraverso le province di Treviso, Belluno e Pordenone.

Al terzo posto tra le donne, staccata di oltre mezz'ora, Giuliana Arrigoni.

 
Vincitore del Troi dei Cimbri tra gli uomini è Nicola Giovanelli, ventisettenne rappresentante del Team La Sportiva, già vincitore nei mesi scorsi di Cortina Trail e Camignada Poi Sie Refuge. Alle sue spalle il pordenonese Andrea Moretton, che nelle gare trail di Fregona finisce sul podio ogni anno dal 2007. Terzo il lombardo Massimo Tagliaferri, che a Fregona vinse nel 2010 l'Antico Troi degli Sciamani.

 
A rendere possibile le gare l'organizzazione della Pro Loco Fregona e il coinvolgimento di oltre 200 volontari. Si tratta della prima edizione portata a termine della gara: l'anno scorso era stata annullata per maltempo.

 
Ad affiancare il Troi dei Cimbri anche il Pizzoc Trail di 22 km e 1600 metri di dislivello, sostanzialmente salita da Fregona al Pizzoc e ritorno. A conquistare questa inedita gara Anna Pedevilla tra le donne e Oscar Dei Svaldi tra gli uomini. Brillano anche gli atleti di casa: seconda tra  le donne Sara Tomè dell'Atletica Vittorio Veneto, terzo tra gli uomini Federico Pianca della Scuola di Maratona di Vittorio Veneto.

 
Classifiche complete di Troi dei Cimbri e Pizzoc Trail su www.troideicimbri.it

 

TROI DEI CIMBRI

 

Uomini

1.    Nicola Giovanelli (La Sportiva) 5 ore 23 minuti 50 secondi

2.    Andrea Moretton (Lafuma Team Italia) 5 ore 28 minuti 28 secondi

3.    Massimo Tagliaferri (Team Salomon Carnifast) 5 ore 41 minuti 28 secondi

Donne

1) Gill Fowler (Nsw Running Wild – Australia) e Alessandra Carlini (Avis Ascoli Marathon) 6 ore 47 minuti 18 secondi

3) Giuliana Arrigoni (Tecnica Trail Running) 7 ore 19 minuti e 33 secondi

 

PIZZOC TRAIL

 

Uomini

1.    Oscar Dei Svaldi (Alpago Ecomarathon) 2 ore 17 minuti 19 secondi

2.    Francesco Rigodanza (Liberi) 2 ore 19 minuti 3 secondi

3.    Federico Pianca (Scuola di Maratona Vittorio Veneto) 2 ore 25 minuti 56 secondi

Donne

1)    Anna Pedevilla (Südtiroler Laufverein-Sparkasse) 2 ore 33 minuti 40 secondi

2)    Sara Tomè (Atletica Vittorio Veneto) 2 ore 40 minuti 24 secondi

3)      Silvia Rampazzo (Liberi) 2 ore 41 minuti 47 secondi

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

Archivio blog

Il Nordic Walking

Il Nordic Walking
La camminata nordica !

In Facebook

Sono in facebook, cliccando : https://www.facebook.com/alexander.geronazzo