ALEX GERONAZZO "Lo speaker for passion"

" Ho voglia di dare voce al vento dello sport "

mercoledì 27 giugno 2012

Non fare il pirla, vieni alla Corsa del Monfenera!

Non fare il pirla, vieni!

E' tempo di:

Corsa del Monfenera

1 LUGLIO 2012 , Pederobba (TV)



lunedì 4 giugno 2012

Un 24 giugno Internazionale. Speaker all'Aviano-Piancavallo!

1^ 10 MIGLIA INTERNAZIONALE
AVIANO-PIANCAVALLO

10 miglia in salita , 1120 D+

Non una corsa qualsiasi...Questa è la corsa in montagna dell'Anno Domini 2012!


Io sarò lì! SPEAKER UFFICIALE!
Non la correte? Sicuri ?
Dopo non lamentatevi...
GARANZIA D'IMPRESA!!!!

sabato 2 giugno 2012

5^Ndar e Tornar dal Doc. Questa è la nostra parata! Il 2 giugno piu' bello è a Milies!

5^Ndar e Tornar dal Doc.
Questa è la nostra parata!
Il 2 giugno piu' bello è a Milies!
Bamoussa - Serafini, sul trono della NTD!

Contali! Arriverai a mille...Così mi son detto alla partenza.
Eppure nell'aria quel numero aleggiava come un fantasma positivo. Eppure quest'anno ha avuto un senso differente.
Un minuto di silenzio ripetuto...fin tanto che il silenzio è stato reale. Un minuto è molto poco per ricordare gli amici dell'Emilia, eppure...
L'inno di Mameli, pochi secondi al via...Questa è la nostra parata! ...ed è gratis!
Esulo dal contesto corsa, per iniziare. Lo faccio perchè posso, perchè come loro sono un uomo libero, figlio della Repubblica, calato nella festa ma consapevole del disastro in corso e di quanto ci sia bisogno di unità.
L'esempio di Vanio e dei "suoi fratelli" organizzatori, che hanno dedicato la manifestazione anche alla raccolta fondi da investire in aiuti ai bambini terremotati, è qualcosa che scavalca il normale ed avvicina all'essere speciale...
Una corsa che parafrasa il momento, quando la nebbia sulla cima avvolge i partecipanti, chiudendoli in una solitudine che il solo loro autonomo passo governa per tenersi in strada, con qualche angelo custode ad indicare la via retta da tenere. Il Monte Zogo si è calato nella parte...ha coperto sì i panorami, ma ha deciso di apririvi al contatto con voi stessi, capaci di seguire il vostro avampiede e di tenervi saldi alla consapevolezza che il traguardo è lì, sempre alla portata dell'uomo che corre.

Una gara che davanti ha visto emergere ancora il talento cristallino di due giovani della medesima società, l'Atletica Brugnera Friulintagli. Abdoullah Bamoussa si conferma , mentre Silvia Serafini iscrive per la prima volta il suo nome in albo d'oro. Se per il primo la difficoltà unica è stata rappresentata dall'attacco iniziale del cinquantenne sempiterno, Don Franco Torresani, capace di sfidare il magrebino costringendolo a ritmi elevati verso la cima, per poi comunque poter involarsi solitario, in campo femminile il secondo posto di Stefania Satini, croma d'oro la vittoria della Serafini avvalorandola dati i valori in campo. Podio completato tra gli uomini dal mito della montagna , Lucio Fregona e tra le donne dalla vicentina Tiziana Scorzato, altro condensato di classe cristallini consegnata già a diversi annali in corsa.
Delle classifiche riparlerò poi pubblicandovi il link, ma della festa parlo ora o dovrò tacere per sempre.
Voi lo sapete di già...gli eccessi non fan parte del mio comprendere e li condannerei se legati all'abuso degli alcolici. Quassù oggi ho visto scorrere litri di sano brio, anche alcolico ma non mi è sfuggito un aspetto: chi guidava era molto accorto e chi festeggiava era degno compagno di un gran giorno.
Insomma , quel prosecchino (mezzo bicchiere), in vostra compagnia e lo stapparvi la bottiglia, viene a me come un punto di incontro tra il dire e il divertire...
"Ben ragassi" mi sono divertito davvero, non avrei potuto trovare gente migliore e non faccio citazioni perchè troppe dovrei farne, tra quelle che hanno allietato la mia presenza a Milies.
Alla fine val sempre la citazione:
"noi non siamo POP...noi siamo ROCK".
Bella ragazzi!
Quì le classifiche:
>>>    http://www.runnerspercaso.it/forums/viewtopic.php?f=19&t=9051

"Bacco maledetto". Il monologo

"Ciò che segue è qualcosa di breve, ma non troppo…di forte, quanto basta…di vero, questo sì. Dal palco la voce vi arrivi come la naturale conclusione di uno spettacolo, andato in scena e messo in musica,per raccontare un testo. Un tratto di vita vissuta un pezzo dell’Alex pensiero.Non sarò prolisso, voglio essere concreto. Questa serata è dedicata a Bacco, colui che per me è stato “Il maledetto”.Il significato c’è, non dubitate, non è finzione artistica.La realtà che mi ha attraversato la vita da capo a piedi ruota attorno ad un maledetto vizio. Badate, non son certo il tipo d’uomo che pontifica sapienza, non ne avrei le basi, non sono colui che insegna. Però, senza smentire il mio essere, non posso non raccontarvi qualcosa che è triste ed attuale e di per se non ha bisogno d’esser insegnato, si spiega da solo. Lo faccio perché non ho scritto per bearmi di me stesso ma tentando una via in più per rendermi utile. Bacco maledetto è il titolo ideale del pensiero che ho in mente questa sera. Io, orfano di due padri, traditi dallo stesso inganno, beffati da un nemico che si nasconde e vince la guerra di logoramento ai danni dell’essere umano. Penso a quei ragazzi, poco più che bambini, che sostano ore ed ore davanti a un bar. Passo e ripasso, passeggiando li studio. Sarebbe facile generalizzare,lo so bene che non tutti cadranno nel problema, ma qualcuno sì. Ho guardato l’alcolismo con gli occhi di un figlio, ne ho compreso gli effetti scrutandolo da uomo ed ora, quando il conto sembra chiuso e la partita persa, voglio continuare ad alzare lo sguardo e parlare. Parlarne…E’ importante! L’alcolismo è il tema che il titolo introduce con fare artistico.Capitemi! Salgo su questo palco per parlare ad una platea di quel che ho scritto.Per questo voglio spiegarmi bene. Non si compone un libro in versi se nella mente tutto fosse prosaico. Eccomi al dunque, tutto ciò che è scritto viene da dentro, è qualcosa di impresso con inchiostro indelebile nella mia storia di essere umano, condizionata da un vizio perfido,silente e malefico. Ma so bene che la mia è una storia comune, specie qui da noi. Chi di voi non conosce un alcolista? Chi non è al corrente di una storia di disagio famigliare dovuto a chi abusa dell’alcool? Se andassimo ad alzata di mano sarebbe una totalità di braccia conserte. In questi primi trent’anni io me ne sono voluto tenere distante. Ho fatto una scelta cui poche volte non ho mantenuto fede, Non bevo alcolici! Attenti, così è certamente troppo, ma vorrei che suonasse come un invito alla moderazioneper chi abusa e per chi distribuisce abuso.Attenti ragazzi!L’alcool può uccidere. Preso a piccole dosi è un piacevole compagno.È collante della compagnia.Occhio quindi,che il vostro volto non perda freschezza,che lo sguardo sia sempre lucido ed attento.In campanache la via della vita,se inondata d’alcool, può diventare scivolosa.In men che non si dica e senza dare tempo di reazione.Agli adulti che sanno ciò che fannovoglio dire soltanto di essere consapevoli,che la bevuta in compagnia e la sbronza sono cose ben diverse.Come diverse sono le reazioni connessealla troppa assunzione di questo elemento, tollerato e tollerabile fintanto che non assuma gli effetti di una qualsiasi droga.Io non parlo per sentito dire,ho visto e vissuto,penso di averne titolo.Dedico questa serata ai miei due papà,loro sanno se ho facoltà di parlare.Capiranno e spero saranno fieri,che a loro modo e senza forse capirlo hanno insegnato molto della vita a questo invisibile contemplatore."

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